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Sport giovedì 04 maggio 2017 ore 14:45

San Terenzo sulle ali della storia

Foto di Mangia Trekking

​Si tratta di una proposta dell’associazione Mangia Trekking, che ha effettuato un cammino intriso di bellezza e cultura



FIVIZZANO — Un’attività di alpinismo lento volta a collegare i due paesi di San Terenzo. Uniti, secondo la leggenda, dalla storia del monaco Terenzio il quale proprio dalla località oggi nota come San Terenzo al mare, voleva partire per recarsi a Roma in pellegrinaggio, ma venne ucciso dai briganti, e tutti i paesi circostanti chiesero di trattenere le sue spoglie.

Quale soluzione venne deciso di affidare il suo corpo ad un carro trainato dai buoi. Dove i buoi si fossero fermati, lì sarebbe stato seppellito Terenzio. Si racconta che i buoi, stanchi, si fermarono nel paese che oggi si chiama San Terenzo Monti . Ma non è soltanto la leggenda ad unire i due borghi, infatti entrambi i paesi hanno una vita storico-culturale simile, connessa a diversi avvenimenti.

Nel Medioevo, San Terenzo al mare era un borgo di pescatori e marinai che si dedicavano al commercio, i quali per difendersi dalle invasioni saracene nel tardo Medioevo dovettero costruirsi un Castello, che ancor oggi rimane un elemento di importante caratterizzazione storica del territorio. 

Anche la seicentesca chiesa parrocchiale, costruita sui resti di una più antica, con l’opera in bassorilievo di Domenico Gare risalente al XV secolo, rappresenta un valore culturale di rilievo di San Terenzo al mare. Inoltre il Risorgimento, vede numerosi santerenzini, legare il proprio nome alle imprese patriottiche di Garibaldi. Così alcuni amici di Mangia Trekking camminando lungo la costa, attraversando il Parco di Montemarcello Magra Vara e risalendo la collina fino a
Canepari, hanno svalicato e raggiunto San Terenzo Monti nella Lunigiana storica. 

Alla confluenza tra i torrenti Pesciola e Bardine, dove si trova la più antica Chiesa della Lunigiana, costruita nel 728 dal longobardo Transualdo, ove si possono ancora osservare frammenti scultorei in stile baroccco molto antichi, e come nel borgo sul mare, vi è conservata un’opera del Domenico Gare, una pala marmorea ed una Madonna col bambino. 

Un luogo, in posizione panoramica sulle Alpi Apuane e l’Appennino, centrale nei cammini tra il mare e la montagna, dove gli abitanti storicamente si sono sempre dedicati all’agricoltura, all’allevamento del bestiame ed alla cura del bosco, dove la miglior norcineria è ancor oggi un’arte che si tramanda. Un borgo che fu possesso dei marchesi Malaspina, ed il ritrovamento di nove statue stele conferma le sue antiche origini. 

In un territorio assegnato alla storia anche perché, tra il 19 ed il 24 Agosto 1944, la zona fu teatro di una spietata e disumana rappresaglia nazista, guidata dal maggiore Walter Reder, la quale costò la vita a 167 persone, donne, uomini e bambini. Ricordata nel locale museo dell’ecidio.

Prosegue così il cammino di Mangia Trekking sulle ali della storia, per far conoscere e valorizzare le terre a cui l’associazione ha legato la propria cultura e tradizione.


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