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Attualità sabato 24 settembre 2016 ore 11:06

"Scuole e sanità basi di una società civile"

Esordisce così il presidente dell'Associazione dei Consumatori Luigi Filippi al convegno dedicato alla sanità toscana e lunigianese



FIVIZZANO — Questa mattina il dibattito è stato molto sentito da tutti i partecipanti e ad aprirlo è stato proprio il presidente Aeci che da qualche periodo è sceso in campo al fianco di alcuni sindaci della Lunigiana per l'emergenza sanità che sta mettendo in ginocchio l'area montana. 

"Chiedo la relazione di un documento condiviso perché è ora di smetterla con le chiacchiere, la gente ha bisogno di concretezza, e di servizi. - inizia così durante il suo discorso alla platea - Le belle parole lasciano il tempo che trovano. Al primo posto nella sanità ci sono i cittadini, gli operatori e le strutture che non devono essere minimamente depotenziate. È normale che una donna debba mettere al mondo il proprio figlio in ambulanza? Vogliamo dare le assistenze domiciliari agli anziani? Se i cittadini onesti e corretti pagano le tasse devono avere i servizi. Per non parlare della mancanza del PET che è stato trasformato in punto di primo soccorso anche se il numero degli abitanti della Lunigiana richiede una gestione più ampia come il primo. Il nuovo ospedale di Massa, inoltre, non ha posti letto sufficienti in proporzione alla popolazione che dovrebbe ospitare, come possiamo confluire tutti lì?."

Infine, pone una domanda alla Regione: "Non vengono dati contributi alle associazioni di volontariato ma queste pagano 2500 euro al mese di autostrada per portare le persone bisognose negli ospedali e nelle strutture che qui non ci sono. Com'è possibile? A breve costituiremo un altro comitato civico che si farà carico di tutte le segnalazioni di disservizio segnalati dai cittadini." 

Alle parole di Filippi si aggiunge anche Valerio Bonini presidente del Crest, l'associazione di tredici comitati toscani che  comprende, oltre a quelli lunigianesi, anche i punti di Volterra e del casentino.  

"La sanità sta andando nel privato. - fa chiarezza Bonini - Chiedo un impegno fermo alle istituzioni affinché l'ospedale di Fivizzano e Pontremoli abbia le tutele per pneumologia, ginecologia e chirurgia. La gente non può morire, le donne non possono partorire in un luogo non protetto. Ci stanno portando via la dignità di essere umani." 


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